"L'Ascoli è come una malattia: quando ti si attacca non ti lascia più".
Costantino Rozzi la malattia dell'Ascoli la prese a 39 anni, il 6 giugno del 1968, quando nell'ambito di un affare legato alle costruzioni, ne assunse la presidenza, dichiarando che sarebbe rimasto alla guida del club solo per un anno. Vi rimase invece fino alla morte, avvenuta nel 1994, dopo 26 anni al timone. Marchigiano verace, nato proprio ad Ascoli, nel 1929, si diploma geometra nel 1948, e prosegue la tradizione di famiglia, diventando imprenditore edile: col passare degli anni si specializzò soprattutto nella costruzione di stadi e impianti sportivi, costruendo il "Del Duca" di Ascoli, il "Via del Mare" di Lecce, il "Partenio" di Avellino, il "Santa Colomba" di Benevento e il "Nuovo Romagnoli" di Campobasso, oltre a molti altri impianti minori. Quando si insedia, l'Ascoli langue in quarta serie, e fra i giocatori ha uno stopper romano, alto alto, col naso lungo e pochi capelli in testa: si chiama Carlo Mazzone ed è il leader della squadra, ma in un derby contro la Sambenedettese si frattura la tibia. Ha già più di 30 anni, carriera finita.
Costantino Rozzi la malattia dell'Ascoli la prese a 39 anni, il 6 giugno del 1968, quando nell'ambito di un affare legato alle costruzioni, ne assunse la presidenza, dichiarando che sarebbe rimasto alla guida del club solo per un anno. Vi rimase invece fino alla morte, avvenuta nel 1994, dopo 26 anni al timone. Marchigiano verace, nato proprio ad Ascoli, nel 1929, si diploma geometra nel 1948, e prosegue la tradizione di famiglia, diventando imprenditore edile: col passare degli anni si specializzò soprattutto nella costruzione di stadi e impianti sportivi, costruendo il "Del Duca" di Ascoli, il "Via del Mare" di Lecce, il "Partenio" di Avellino, il "Santa Colomba" di Benevento e il "Nuovo Romagnoli" di Campobasso, oltre a molti altri impianti minori. Quando si insedia, l'Ascoli langue in quarta serie, e fra i giocatori ha uno stopper romano, alto alto, col naso lungo e pochi capelli in testa: si chiama Carlo Mazzone ed è il leader della squadra, ma in un derby contro la Sambenedettese si frattura la tibia. Ha già più di 30 anni, carriera finita.