La «sua» Fiorentina lo aiuta a dimenticare. L'inizio di campionato è travolgente. Gabriel segna sempre. Micidiale, implacabile. Una serie magica che inizia contro il Cagliari e prosegue contro Cremonese, Lazio, Padova... Insomma con dieci reti nelle prime nove giornate Batistuta arriva a un passo dal record realizzato da Ezio Pascutti, mitico bomber del Bologna, nel campionato 1962-63. L'argentino non si ferma più e entra nella storia del calcio italiano domenica 27 novembre 1994 andando a segno, per l'undicesima volta consecutiva, contro la Samp. "Quando vedo entrare la palla dentro il primo pensiero è per mia madre Gloria». L'altra donna della sua vita, insieme alla moglie Irina. Firenze impazzisce e conia il soprannome che accompagnerà Bati per tutta la sua carriera: Re Leone. La squadra viola non riesce a centrare la qualificazione per le coppe, ma Gabriel chiude il campionato con 26 reti conquistando il titolo di capocannoniere. Era da trentanni (con Orlando) che la Fiorentina non vinceva questo trofeo.
Le foto del Re Leone che festeggia le sue prodezze mettendosi in posa accanto alla bandierina del calcio d'angolo sono esposte in quasi tutti i bar della città. E qualche mese dopo i tifosi della Fiesole esporranno in curva una statua che immortala il fuoriclasse argentino in questo gesto. La Stagione 1995-1996 é sicuramente la più importante tra quelle del ciclo Bati-Firenze. Con Ranieri in panchina e l'amico Rui Costa alle spalle il Re Leone trascina la squadra viola al terzo posto. Ma non è finita. Il 17 maggio 1996 arriva anche il primo titolo. La Fiorentina batte per 2 a O l'Atalanta e conquista la Coppa Italia. E una notte magica. Gabriel e compagni trovano quarantamila tifosi ad aspettarli allo stadio Franchi. È un delirio. «Sbucando dal tunnel con la Coppa in mano mi sono sentito, per un attimo, il padrone del mondo-. Non e finita. Tre mesi dopo il Re Leone mette in ginocchio il Milan nella sfida di Supercoppa italiana. Si gioca a San Siro ma ci sono almeno diecimila tifosi viola al seguito. Bati va subito a segno beffando con un delizioso numero in palleggio Franco Baresi. Poi, quando ormai la partita sembra destinata ad andare ai supplementari inventa una magia su calcio di punizione. Un destro violento, avvelenato, con la palla che si infila tra palo e portiere. Una scossa di adrenalina attraversa il corpo del campione di Reconquista che, travolgendo tutto e tutti, va a cercare, a bordo campo, una telecamera della Rai. L'urlo: «Te amo Irina» entra nelle case degli italiani. E, via internet, farà il giro del mondo. «Volevo solo dividere con la donna della mia vita un momento magico della mia carriera-. Particolare curioso: la signora Batistuta in quel momento era in vacanza a Viareggio con il televisore rotto. Ma, un attimo dopo, scoprirà attraverso una valanga di telefonate di amici il gesto d'amore di Gabriel.
La stagione successiva va avanti tra alti e bassi. Uno dei momenti più belli è la sfida nella semifinale di Coppa delle Coppe contro il Barcellona. Il Re Leone realizza il gol dell'1 a 1 con un siluro da fuori area che piega le mani a Vitor Baia. Rati festeggia quell'incredibile gesto tecnico portando l'indice alla bocca. Come dire: "Tutti zitti, parla Batistuta". E cala il gelo sui 110.000 tifosi presenti al Camp Nou. Nella gara di ritorno, però, Bati non c'è, perché squalificato e il Barca conquista la finale. Proprio Barca e Real Madrid lo corteggiano in maniera pressante ma il campione di Reconquista continua a credere nel progetto Cecchi Cori. Una fiducia che si materializza a suon di gol: 21 in 32 gare nel campionato 1997-98 e 17 in 17 partite nella stagione 1998-99. Sulla panchina viola c'è il vecchio Trap e la Fiorentina chiude il girone d'andata al comando della classifica. Il Re Leone sembra padrone del campionato ma, all'improvviso, si infortuna. La stessa domenica in cui la sua prima alternativa, il brasiliano Edmundo, decide di partire per una vacanza in Brasile in concomitanza con il carnevale di Rio. La Fiorentina vede sfuggire dì mano il titolo ma si consola con la qualificazione in Champions. E in Europa Bati lascia ancora il segno. La sfida e Arsenal-Fiorentina, a Wembley. Il campione viola realizza Ìl gol decisivo con una conclusione micidiale. Una magia. Ma è anche la fine di una storia.
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Thanks to Massimo Text Corrections
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what's the password? how can i unrar it? thanks.
ReplyDeletequal è la password vi pregooooo
ReplyDeleteWhat's the password please?
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