Serie A 2003 2004 AC Milan AS Roma Decisive Scudetto

32e journee

2 mai 2004

San Siro Milan

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La Juventus et l’Inter hors course, la menace est venue de là où l’on ne l’attendait pas pour les Rossoneri, soit de la Ville Eternelle. Si elle possédait un effectif moins prestigieux que son rival milanais, l’AS Roma pouvait compter sur un Francesco Totti au sommet de son art et sur un entraîneur génial, bien connu à Milan, Fabio Capello. La remarquable qualité de jeu produite par les Romains les ont donc rapidement désignés comme le dernier adversaire du Milan AC dans la course au Scudetto 2004. Les données étaient claires : avec six points d’avance, l’AC Milan était champion en cas de victoire ; un nul n’aurait fait que différer le sacre rossonero d’une semaine ; en revanche, une victoire romaine à San Siro aurait tout relancé.

MILAN (4-3-1-2): Dida; Cafu, Nesta, Maldini, Costacurta; Gattuso, Pirlo, Seedorf (dal 51' st Kaladze); Kakà (dal 42' st Rui Costa); Shevchenko, Tomasson (dal 35' st Ambrosini) (Abbiati, Laursen, Serginho, Brocchi). All. Ancelotti.

ROMA (4-4-2): Pelizzoli; Panucci, Zebina, Samuel, Candela (dal 1' st D'Agostino); Mancini, Emerson, Dacourt, Lima (dal 34' st De Rossi); Totti, Cassano (dal 28' st Del Vecchio) (Lupatelli, Tommasi, Dellas, Corvia). All. Capello.

Fabio Capello dopo la squalifica del campo inflitta alla Roma: "Non sono d'accordo con questa sentenza. Tra l'altro la tutela dell'ordine pubblico a San Siro spetta al Milan. Il giudice sportivo è stato influenzato anche da quei signori che si buttavano a terra e poi ricominciavano a correre e giocare. Se uno cade a terra deve uscire dal campo in barella e andare al pronto soccorso, non rialzarsi e lottare fino alla fine. L'esempio più bello è stato quello di Buffon o di Taibi. Buffon, uno che va in campo per giocare e non per alimentare le tensioni, è stato colpito a Genova ed è rimasto in piedi. Questo è sport. Il vittimismo per raggiungere un risultato non è sport". Ma il suo bersaglio non è solo rossonero: "Ferma restando la condanna dei cinque deficienti che tirano i petardi, che ci fanno giocare fuori casa da due mesi portando danni economici enormi alla società, condanno alla stessa maniera chi fa la vittima in campo. Io ho giocato a calcio e i petardi me li hanno tirati, ma non è mai successo niente".

FRANCO BARESI

MILAN ICONS

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scans avril 2004