Nel vecchio dilemma dei neonati – somiglia di più al papà o alla mamma? – per Milan e Juve non ci sono dubbi: somigliano all’allenatore. La Juve vince lo scontro diretto Champions con una partita di possesso e gestione del ritmo che fa molto Thiago Motta: 2-0, gol di Mbangula e Timothy Weah. Come fanno molto Thiago Motta la panchina prolungata di Vlahovic, fuori fino all’83’, e il gol di Mbangula, più di tutti una creazione dell’uomo venuto da Bologna. Il Milan invece è già clamorosamente una squadra di Conceiçao. A Riad si era visto il buono: cinismo, resilienza, grinta. Qui tutti i limiti: lunghe fasi di attesa con una squadra chiusa davanti a Maignan e attaccanti quasi mai interpellati. E pensare che qualcosa, soprattutto Leao, avrebbero da dire. Classifica: la Juve va a 37, scavalca (per ora) la Lazio ed è quarta. Il Milan ora è ottavo e prende il binocolo: Thiago Motta è a 6 punti, lontano.
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