Saturday, December 9, 2023

L'Uomo della domenica: "Gianluca Vialli Confesso Che Ho Vissuto"

 

ITA 122023
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Il ricordo di una persona indimenticabile, della storia dello sport e nella storia di Sky. Giorgio Porrà racconta l’uomo, il fuoriclasse, nella sua dimensione più intima... Una vita spremuta, sino all'ultima goccia. Una vita a caccia degli istanti che nello sport inchiodano il tempo. Una vita, nella sua porzione finale, la più dura, travolta da un'ondata di dolcezza. La vita di Luca Vialli, l'uomo, il fuoriclasse, è stato un flusso ininterrotto di sfide, mai facili, ma "i mari calmi - spiegava - non hanno mai formato un marinaio esperto". Ciò che lui, alla fine, si è rivelato. Una vita di gol e di sorrisi, di rovesciate e di capriole, di finali sfumate e di altre trionfali, di sentimenti forti e di progetti virtuosi. Una vita nella quale Luca ha vinto, anche quando ha dovuto ripensare se stesso, guardandosi dentro, rimettendosi in gioco, riconoscendo le stelle amiche per orientarsi nel buio. 


Esistono immagini che marchiano la memoria, le danno fuoco. Obbligano chi le guarda a recuperare anche il più piccolo dettaglio custodito in quei frames. E' ciò che accade agli juventini davanti alla danza liberatoria di Vialli e compagni dopo la conquista della Champions sull'Aiax al termine di quella sfinente maratona romana. Mai successo fu più sospirato di quello, nelle tormentate dinamiche dell'ultimo atto, risolte dal penalty decisivo di Jugovic, più in generale nella storia bianconera, con le ferite mai ricucite della tragedia dell'Heysel. Nello sguardo trasfigurato di Luca, mentre solleva la Coppa, il sollievo di un club che interpretava quel titolo come una sorta di purificazione. Lo stesso del suo capitano che toccava il punto estremo del suo calcio selvaggio e sentimentale. E che in quella finale incise, nel tridente di Lippi con Ravanelli e Del Piero, bruciando ogni zolla dell'Olimpico. Ecco, certi scatti non ingialliscono e quello che immortala Vialli, nell'ultima recita in maglia Juve, non smette di affascinare perchè da solo definisce, declina, senza alcuna narrazione a supporto, il concetto di leadership in tutta la sua pienezza. Quella tensione morale, quell'esclusivo carisma, senza i quali nulla si ottiene. Il senso di Vialli per la leadership.

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