Sunday, September 5, 2021

Serie A 2014 2015 Parma AC Milan 4-5


2e Journée
14 Septembre 2014
Ennio Tardini Parma 

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Ce lundi, en Italie, il n'y en a presque que pour lui. Jérémy Ménez (27 ans) a inscrit un but d'anthologie ce dimanche soir, à Parme (4-5, 2e journée de Serie A). Après avoir éliminé le gardien parmesan Antonio Mirante d'un grand pont, l'attaquant français a conclu d'une magnifique talonnade (79e). C'était son deuxième but de la soirée, après un penalty converti avec une belle maîtrise (45e). Forcément, ce coup d'éclat est aujourd'hui salué par toute la presse. Le Corriere dello Sport et Tuttosport soulignent ce «show» de l'international tricolore. La Gazzetta dello Sport, elle, l'a élu homme du match, lui accordant la note de 8/10 et un commentaire élogieux. «Faux numéro 9, vrai champion. Quand il a envie, il est impossible à arrêter. Hier (dimanche), il avait envie : des orientations de numéro 8, des dribbles de numéro 10, un but de numéro 9 et une grinta de numéro 6», peut-on lire dans le quotidien au papier rose. Chez les Rossoneri, tout le monde ne parle que de l'ancien Parisien, trois buts en deux matches de championnat.


«Son transfert est une intuition de Galliani. J'ai voulu le connaître personnellement. En parlant avec lui, j'ai compris que c'était un bon garçon avec beaucoup d'inspiration», a expliqué son entraîneur Filippo Inzaghi. Selon le Corriere, Silvio Berlusconi, patron du club lombard, a tenu à féliciter personnellement son n° 7 au téléphone à l'issue de la rencontre. Forcément, l'intéressé a apprécié. «Je me sens bien, je peux jouer partout en attaque, mais l'équipe m'aide beaucoup», a-t-il expliqué au micro de Mediaset. Pour Sky et le site officiel de son club, le natif de Longjumeau s'est encore davantage confié. «J'essaie de faire de mon mieux, pour aider l'équipe. J'ai changé depuis deux ou trois ans, les gens se font une image de toi et n'en changent pas. Je me sens bien, cette équipe m'aide énormément, je me sens très bien. Pour moi, c’était important d’aller dans un club qui compte sur moi après ce qu’il s’est passé l’année dernière au PSG, où personne ne croyait en moi. Je veux continuer comme ça pour le staff, le club et les supporters», a-t-il conclu. Bien dans ses baskets, Jérémy Ménez savoure sa revanche milanaise, lui qui restait sur une saison délicate au Paris SG. Pourvu que ça dure.


PARMA (4-3-3): Mirante 5; Ristovski 4.5, Lucarelli 5, Felipe 5, De Ceglie 5; Acquah 5.5, Lodi 5, Jorquera 5 (26′ st Coda 5); Ghezzal 5 (19′ st Palladino 5.5), Cassano 6, Belfodil 5 (34′ st Bidaoui sv). In panchina: Cordaz, Iacobucci, Mendes, Mauri, Galloppa, Costa, Gobbi, Rispoli, Lucas Souza. Allenatore: Donadoni
MILAN (4-3-3): Diego Lopez 5; Abate 6.5, Alex 6.5 (16′ st Zapata 6), Bonera 5.5, De Sciglio 6; Poli 6, De Jong 7, Muntari 6; Honda 6.5 (16′ st Rami 6), Menez 7.5 (40′ st Niang sv), Bonaventura 6.5. In panchina: Agazzi, Abbiati, Albertazzi, Armero, Essien, Saponara, Van Ginkel, Pazzini. Allenatore: Inzaghi


Nove gol, due espulsioni, un palo e tante, tantissime emozioni. Parma-Milan è spettacolo allo stato puro. Al Tardini va in scena il posticipo domenicale della seconda giornata di serie A e ducali e rossoneri mettono in atto uno show adrenalinico non adatto ai deboli di cuore. Alla fine la spuntano meritatamente gli uomini di Inzaghi che battono l’undici di Donadoni con un pirotecnico 5-4 e restano in testa a punteggio pieno a braccetto con Juventus e Roma, e domenica c’è già lo scontro diretto con i bianconeri. Il Diavolo sfata il tabù Parma dopo le due sconfitte consecutive della passata stagione e conferma di aver cambiato decisamente senso di marcia. Inzaghi ha letteralmente trasformato la mentalità di questa squadra. Pressing alto, corsa a tutto campo dal primo all’ultimo minuto e tutti dietro la palla a difendere ogni singolo pallone: il Milan che avevamo visto nelle ultime stagioni non c’è più, Inzaghi lo ha trasformato in una meravigliosa ‘provinciale’ e dobbiamo dire che fin qui l’esperimento è ben riuscito. Se questo è il Milan che ci aspetta in campionato, ne vedremo e ne sentiremo delle belle, perchè ad oggi è probabilmente la squadra che ha espresso il miglior calcio in queste due giornate. Restano, però, dei punti oscuri da risolvere. La difesa prende troppi gol, soprattutto su palla inattiva dove spesso i rossoneri calano di concentrazione. La macchina, quindi, è ancora da oliare ben bene, ma il rodaggio non è niente male.


Le emozioni del primo tempo sono solo l’antipasto di ciò che accadrà nella ripresa. Diego Lopez e Mirante si rendono subito protagonisti nelle prime battute di gara, poi i rossoneri scoprono un buco enorme sulla corsia di sinistra del Parma e per Abate e company sfondare dalla parte di Jorquera e Belfodil diventa un gioco da ragazzi. E’ proprio da quel lato che Honda, aiutato da un rimpallo, entra in area e serve al centro Bonaventura che, dopo aver fatto sfilare la sfera, la spedisce nel sacco per il vantaggio. La festa, però, dura poco, perchè Cassano di testa raccoglie un bel cross di Jorquera dal limite di sinistra e sigla la rete dell’1-1. Dopo qualche minuto di appannamento gli uomini di Inzaghi tornano a spingere e si riportano avanti con un colpo di testa di Honda su cross morbido di Abate. Nel finale un’ingenuità di Lucarelli (graziato, andava espulso per fallo da ultimo uomo) manda Menez dal dischetto e il francese, dopo il rigore contro la Lazio, non fallisce l’opportunità dagli 11 metri. Nella ripresa il Milan non inizia nel migliore dei modi: prima accorcia Felipe (6′), poi Bonera si fa espellere per somma di ammonizioni: la sua “parata” con la mano è di poco fuori area (questione di centimetri), ma nel momento di maggiore pressione dei padroni di casa Nigel De Jong ruba palla a centrocampo a Cassano, va via in velocità ai difensori ducali, entra in area e, a tu per tu con Mirante, non sbaglia. Il nuovo doppio vantaggio dura appena 5′, perchè sugli sviluppi di un altro corner Lucarelli riporta sotto il Parma. Alla mezz’ora Felipe dà una mano ai rossoneri facendosi mandare anzitempo sotto la doccia. Con la parità numerica ristabilita il Diavolo ringrazia per un nuovo errore della difesa di casa: Ristovski sbaglia l’appoggio per Mirante, ne approfitta Menez (poco prima aveva colpito l’incrocio dei pali) che salta il portiere e di tacco cala il pokerissimo. Allo scadere la sagra dell’errore si trasferisce dall’altra parte del campo quando Diego Lopez manca completamente lo stop (infortunandosi!) su un retropassaggio da centrocampo di De Sciglio riportando in vita un Parma che aveva smesso di crederci. I 6′ di recupero concessi da Massa servono solo a rendere ancora più stoica la vittoria dei rossoneri che resistono all’assalto dei padroni di casa pur con un Diego Lopez bloccato dall’infortunio.


review fr
https://acmilan-zone.fr/parma-4-5-milan/



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