33e journee
20 avril 2025
San Siro
FR (Belgique) with 20H ITA prematch
Serie.A.2024.2025.Milan.Atalanta.FRBEL.twb22.mp4
4 Go https://1fichier.com/?t51q8yzd59f3jn5gjfqj
C’è chi prosegue nel cammino di resurrezione e chi continua la sua infinita via crucis. Nel giorno di Pasqua, l’Atalanta vince ancora, lasciandosi definitivamente alle spalle le scorie del trittico a cavallo tra marzo e aprile – ko con Inter, Fiorentina e Lazio -, e protegge il terzo posto dal tentativo di arrembaggio del Bologna e dall’immaginabile assalto della Juve domani a Parma. È una Dea formato deluxe in trasferta: nessuno come i bergamaschi. Il Milan cade ancora, resta tristemente inchiodato al disonore del nono posto, prosegue nell’allergia pressoché totale verso le squadre di prima fascia e, se mai ce ne fosse bisogno, certifica che per racimolare un posto in Europa League è meglio dedicarsi davvero soltanto alla Coppa Italia.
Certo, se queste erano le prove generali in vista del secondo round di mercoledì contro l’Inter, non c’è da essere granché ottimisti. Ma non perché i rossoneri abbiano giocato male in sé per sé: semplicemente perché continuando a elargire gol con una fase difensiva sconcertante, diventa difficile fissare qualsiasi obiettivo. Conceiçao ha confermato la linea a tre, che in realtà nel complesso della partita ha pure tenuto abbastanza bene. Ma sull’azione che ha portato al gol di Ederson sono saltati tutti i meccanismi, ennesimo capitolo del solito copione. C’era una volta un Milan che contro la Dea si giocava la Champions. Sembra trascorso un secolo.














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