Si riparie per l'ennesima volta dalla serie B con Maroso, voluto da Sogliono, in panchina al posto di Simoni. Invece della serie A arriva una stentata salvezza, con due esoneri: prima Maroso, poi Puricelli, rilevato da Bui. Unica soddisfazione della stagione la netta vittoria nel dcrby di andala con splendida doppietta di Oscar Damiani. Fossati ci riprova con Gianni Di Marzio in panchina, ma anche la stagione 1979-80 non si conclude con gli esiti sperati. Il turbinio di giocatori (Onofri tornato dal Torino, l'arrivo di Musiello, ManFrìn, Giovannelli. Lorini, Di Chiara e Manue-!i) sortisce solo un modesto piazzamento a ccntroc lassi fica. La serie A arriva nel 1980-81, grazie al ritorno in panchina di Gigi Simoni. In questo torneo sale prepotentemente alla risa Ila Sebino Nela, destinato a seguire Pruzzo in giallorosso. Pedine vincenti, il portiere Martina, il grintoso terzino Testoni, acquistato dalla Reggiana, e Claudio Sala, che a Genova, dopo i fasti granata, vive una stagione estremamente positiva mettendo le punte Russo, Todesco e Boito spesso e volentieri in condizione di segnare. Secondo posto dietro la corazzata Milan e promozione conquistata alla grande, con la soddisfazione supplementare di vedere i cugini sampdoriani tallire l'aggancio alla serie A.
Per affrontare la massima divisione Renzo Fossati è costretto a sacrificare Nela, alla Roma in cambio di lachini. Romano e Capezziioli. Dal Belgio arriva il primo straniero dopo la riapertura delle frontiere. È il centro-campista della Nazionale Rene Vandereycken, acquistato dal Brugcs. La salvezza arriva solo all'ultima giornata, grazie ad una rocambolesca vittoria a Napoli, al 90', con la rete di faccenda, mentre il Milan retrocede nuova nente in serie B per un solo punto. La stagione 1982-83 è all'insegna della riva-jjta con la Sampdoria, tornata anch'essa in seHe A. Fossati replica ai grandi acquisti blu cerchiati (Francis, Brady e Mancini), con il centrocampista olandese Peters, con Benedetti- prelevato dal Napoli, con l'ex milanista Aiitonelli, l'ex juventino Viola e con il cen-travanti Fiorini, in arrivo dal Bologna. Ma il gelive infortunio a Vandereycken e i continui guai muscolari di Peter tarpano le ali al Grifone che si salva solo alla penultima giornata.
Ma l'anno dopo ecco l'ottava retrocessione, figlia di molti errori gestionali, a partire dall'ingaggio del brasiliano Eloi, fisico esile e scarsa combattività, rimasto famoso a Genova soltanto per la bellezza della statuaria moglie mulatta, Aparecida. Nel corso del campionato esplode la contestazione e il Genoa deve dire addio alla serie A, nonostante la prestigiosa vittoria all'ultima giornata sulla Juventus a Marassi, con il gol del giovane Bosetti, che si rivelerà una meteora. I tifosi non vogliono più Fossati e per la stagione 1984-85, con una squadra ben attrezzata per la B (Tarcisio Bur-gnich è l'allenatore), attuano una contestazione durissima, con sciopero ad oltranza del tifo e presenze a Marassi in continuo decremento (poco più di mille nell'ultima giornata). Inoltre la magistratura fa scattare un'inchiesta sulla conlabilità "in nero" della società. Fossati comincia a pensare alla cessione, ma una prima trattativa con un gruppo milanese, guidata dall'avvocato Spirilo con la consulenza di Sandro Mazzola, non va in porto. La situazione precipita. A Fossati viene addirittura ritiralo il passaporto.
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