Monday, August 21, 2023

Serie B 2006 2007 Opening Rimini Juventus

  All'inizio l'incubo sembra ancora peggiore. Dallo scudetto vinto sul campo, la Juventus, nella torrida estate del 2006, si ritrova sull'orlo della serie C. Questa infatti è la pena proposta in prima istanza al processo di primo grado per il cosiddetto scandalo di "Calciopoli", un procedimento allestito in tutta fretta (e con troppa fretta) dalla Federazione. Per i bianconeri viene proposto, oltre alla perdita del titolo 2006 e di quello 2005, anche il doppio declassamento, in serie C e con 6 punti di penalizzazione. La Juventus tenta in tutti i modi di  difendersi, ma alla fine l'avvocato Cesare Zaccone, che difende i bianconeri, si rassegna a chiedere un patteggiamento. La sentenza di primo grado, emessa il 14 luglio 2006, è da brividi: serie B e 30 punti di penalizzazione: in pratica, una condanna a lottare per una difficilissima salvezza. La sentenza viene poi mitigata in secondo grado, il 26 luglio, con la riduzione della penalizzazione da -30 a -16, ma intanto, in casa della Vecchia Signora, è tutto un fuggi-fuggi, con i giocatori più importanti che cercano in tutti i modi di farsi cedere.

1ere journee
9 septembre 2006
Stadio Romeo Neri

ENG
Serie.B.2006.2007.Rimini.Juv.09092006.Eng.twb22.blogspot.com.mp4
3.53 Go https://1fichier.com/?rpe62gx5p4ujle8ntsko

 Calciomercato: La società prova a riorganizzarsi in tempo per il ritiro precampionato di Acqui Terme, e dà il via a una serie di operazioni di mercato pensate per riequilibrare il rapporto costi-ricavi. Tranne poche eccezioni, chi ha mercato, va via: Emerson e Fabio Cannavaro finiscono al Real Madrid (23 milioni per la vendita in coppia), Ibrahimovic (24,8) e Vieira (9,5) all'Inter, Mutu (8) alla Fiorentina, Zambrotta (14) e Thuram (5) al Barcellona,  Sembra destinato ad andarsene anche Gigi Buffon, richiesto da mezza Europa, ma il portiere, con una scelta clamorosa, decide volontariamente di rimanere, e chiede alla società di ritirarlo dal mercato. Fa lo stesso anche il capitano Alex Del Piero, mentre accettano la serie B su proposta societaria anche Trezeguet, Camoranesi, Chiellini e Nedved. Per completare la squadra si fa ricorso alla linea verde, promuovendo una interessante nidiata di primavera, fra cui spiccano Marchisio, De Ceglie e Giovinco, e vengono richiamati giocatori lasciati in prestito nelle precedenti stagioni, come Tudor e Legrottaglie (dal Siena), Palladino (dal Livorno) e Kapo (dal Monaco). Gli unici acquisti onerosi sono il riscatto di Criscito dal Genoa (7,5 milioni), il monumentale (ma lento) stopper Boumsong dal Newcastle (4 milioni) e Bojinov, ingaggiato dalla Fiorentina nell'ambito dell'operazione-Mutu.

 Serie B o A2?: Un po' per i fatti di Calciopoli, un po' per questioni congiunturali, il campionato di serie B 2006-07 passa alla storia come il più qualitativo tecnicamente nella storia dei tornei cadetti. Qualcuno lo definisce una sorta di "serie A2", per la presenza, oltre che della Juventus, di Napoli e Genoa (che saranno promosse finendo rispettivamente al 2° e 3° posto), Brescia, Bologna, Bari, Lecce e Verona (quest'ultima destinata addirittura a una clamorosa retrocessione). La copertura mediatica e l'attenzione sul campionato sono senza precedenti.
Falsa partenza: Con 16 punti di penalizzazione in classifica il campionato della Juventus in serie B comincia al "Romeo Neri" di Rimini il 9 settembre 2006, e i bianconeri capiscono subito quanto può essere difficile la serie cadetta: il gol del giovane Paro al 60°, infatti, non basta per vincere. Il Rimini pareggia al 74° con Ricchiuti. Ma la Juve impara subito la lezione: infatti, dalla seconda alla nona giornata inanella otto vittorie consecutive, contro Vicenza (1-0), Crotone (3-0), Modena (4-0), Piacenza (2-0), Brescia (2-0), Treviso (1-0), Triestina (1-0), Frosinone (1-0, nel giorno della gara numero 500 di Del Piero con la maglia della Vecchia Signora). La porta bianconera resta imbattuta per 807', fino al 73° di Napoli Juventus (6 novembre), quando Bogliacino pareggia il gol iniziale di Del Piero e fissa il punteggio sull'1-1.

  Da -16 a -9: Intanto, l'impetuosa serie di vittorie spinge la Juve alla rimonta in classifica. Nelle prime giornate, con i torinesi attardati dalla penalizzazione, si contendono la vetta Napoli, Genoa, Lecce, Rimini, Piacenza, Bologna e Mantova. Col passare delle giornate, Napoli e Genoa allungano sul resto del gruppo, ma a fine ottobre, in coincidenza col match contro il Frosinone, la sentenza d'appello riduce la penalizzazione bianconera a 9 punti, e la Juve si ritrova catapultata dal terzultimo al secondo posto.
Dominio: Al termine del girone di andata la Juventus è in testa e comincia a mettere molto distacco tra sé e tutte le altre. Uniche a tenere il passo, Genoa, Napoli e, in misura minore, Piacenza, Brescia e Rimini. Basta un dato per comprendere a che punto arrivi il dominio bianconero: la prima sconfitta della Juve arriva solo alla diciannovesima giornata, 1-0 a Mantova con autorete di Kovac. Poi un secondo ko alla ventisettesima, per mano del Brescia, che si impone in casa per 3-1 con tre reti di Serafini, che gioca la partita della vita. La squadra di Deschamps è un rullo compressore, e nonostante la penalizzazione arriva a mettere anche dieci punti di distacco fra sé e la seconda in classifica. La promozione matematica è solo questione di tempo, e arriva alla quartultima di campionato, ad Arezzo, il 19 maggio. La Juve vince 5-1 con doppiette di Del Piero e Chiellini e rete di Trezeguet (di Floro Flores il gol aretino). 

 Deschamps si dimette: Ma la gioia della promozione trova il suo contraltare nei problemi interni. Non c'è più amore fra Deschamps e la dirigenza juventina, e in particolare il ds Alessio Secco. L'annuncio che la società si è già aggiudicata, per l'annata 2007-08, le prestazioni di Vincenzo Iaquinta, prelevato al costo di 8 milioni, ma poco gradito al trainer, fanno precipitare gli eventi. Deschamps chiede maggiore voce in capitolo sul mercato, un rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2008, con prolungamento fino al 2010, e rassicurazioni sulla centralità del suo ruolo. L'amministratore delegato Blanc convoca il tecnico di Bayonne per un incontro chiarificatore che dovrebbe svolgersi da lì a qualche giorno, ma evidentemente non usa toni convincenti; di certo lo sono di più quelli del Marsiglia, che si fa vivo segretamente con l'allenatore bianconero e lo alletta con un contratto pluriennale. Deschamps si prende qualche giorno e dopo la partita con il Mantova, vinta 2-0 dai bianconeri, annuncia le dimissioni, senza nemmeno andare all'incontro con Blanc.

 Con Corradini due ko: La Juventus, spiazzata dalle dimissioni, affida la squadra per le ultime due giornate a Giancarlo Corradini (ex giocatore di Torino e Napoli, e vice di Deschamps) il quale però passa alla storia negativamente, perdendole entrambe: 1-0 a Bari e addirittura 3-2 in casa, all'ultima giornata, contro lo Spezia. Non proprio un gran finale. La Juventus vince comunque il campionato con ampio margine: 85 punti, contro i 79 del Napoli e i 78 del Genoa. Senza i 9 di penalizzazione, i bianconeri avrebbero chiuso a quota 94, con una media punti siderale. Come corollario, il record di vittorie (28), il miglior attacco del campionato (83 gol fatti) e la miglior differenza reti (+53). Il brutto finale di campionato compromette invece la nomea di miglior difesa, che passa al Napoli con 29 reti subite. La Juve ne incassa in tutto 30, 4 dei quali nelle ultime due giornate.

 Del Piero capocannoniere: Oltre alla soddisfazione per la vittoria finale che riporta la Vecchia Signora in serie A dopo un solo anno di purgatorio, l'annata registra il titolo di capocannoniere di Alex Del Piero, che chiude a quota 20, battendo Bellucci del Bologna, fermo a 19, e Papa Waigo del Cesena, che ne realizza 15. Tanti quanti il compagno di reparto di Del Piero, David Trezeguet.
Coppa Italia: A margine del campionato, due note sulla Coppa Italia, forse la vera nota negativa della stagione per la Juventus: la squadra bianconera, che pure aveva dichiarato di puntare alla vittoria finale, esce dai giochi già al 3° turno eliminatorio, dopo aver fatto fuori Martina (3-0) e Cesena (2-1). Ad eliminare i bianconeri è il Napoli, che chiude sul 3-3 una partita emozionante (punteggio sul 2-2 dopo i tempi regolamentari, ai supplementari 3-2 di Del Piero e definitivo pareggio di Paolo Cannavaro), e si impone ai calci di rigore ad oltranza: finisce 5-4 con errori di Dalla Bona e Cannavaro per gli azzurri, e di Buffon, Marchionni e Balzaretti per i bianconeri.










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3 comments:

  1. Merci beaucoup !
    Si tu as ce genre de doc pour le Napoli de la même saison, je suis preneur.

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  2. How can I get the password? i was send u much of email, but nothing u didn't send me back the thing i asked for..

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