Thursday, May 13, 2021

Campionato 1989 1990 Juventus Milan

11 Mars 1990
Torino Stadio Comunale

Juventus: Tacconi; Galia; De Agostini; Alessio (Brio 46’); Bruno; Sonetti; Aleinikov; Rui Barros; Zavarov (Serena M.74’); Marocchi; Schillaci, Allenatore Dino Zoff.
Milan: Galli; Bassotti; Maldini; Colombo (Stroppa 38’); Costacurta; Baresi; Donadoni (Simone 74’); Ancelotti; Van Basten; Evani; Massaro. Allenatore Arrigo Sacchi



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Le vittorie contro il Milan mi danno sempre una gran gioia, dalla prima del 1978 con rete di Bettega, alla domenica dell’otto maggio scorso. Ma quella del campionato 89/90, ha un sapore diverso per due motivi.
Il primo perché era la prima contro Sacchi, il secondo perché onestamente, i rossoneri erano in quel periodo superiori a noi.
Veniamo al dettaglio: Juve con Tacconi in porta, Galia a destra, De Agostini a sinistra, Bruno e Bonetti a guardia delle punte rossonere; centrocampo di copertura con Aleinikov, Marocchi, e Alessio, Zavarov dietro Rui Barros e Schillaci.Grande assente Casiraghi.
Delirio! Diciotto minuti e già due a zero con reti di Schillaci e Rui Barros.Percussione di Aleinikov che scatta sul filo del fuori gioco, palla a Schillaci che in diagonale infila per la prima volta Giovanni Galli.Il raddoppio viene dopo una discesa sulla sinistra di De Agostini che crossa: velo di Schillaci per l’incursione di Galia che tira addosso a Galli, palla smorzata dal portiere rossonero che viene accompagnata in gol da Rui Barros prima dell’intervento dei difensori milanisti.

Milan annichilito, che tiene però costantemente il pallino del gioco, ma senza pungere, anzi è la squadra bianconera che appare più pericolosa nel gioco di rimessa.Nemmeno Bruno deve ricorrere alle sue particolari “cure” su Van Basten, tanto è sterile in avanti la squadra milanese.Solo alla fine del primo tempo l’olandese ha la palla buona ma spara su Tacconi in uscita.Ma è Zavarov proprio al quarantacinquesimo a sciupare un gol quasi fatto tentando un pallonetto invece di tirare una gran botta: Galli ringrazia.A proposito di Zavarov, quella Juve alla russa, non è che brillò poi così tanto nei suoi uomini venuti dal nord Europa. Più Aleinikov che era un giocatore di quantità che Sasha che fu preso per dare spunti di classe ma che vedemmo solo raramente e che mandammo presto a farsi benedire.Durò soltanto due anni costellati da incompatibilità, infortuni e qualche scorcio di bel gioco…troppo poco.

Veniamo al secondo tempo che inizia con il Milan che presidia la metà campo bianconera, che nel frattempo ha sostituito Alessio con il gigante Brio.Quindi i soliti tre centrali per dar manforte alla retroguardia juventina; ma come successo nel primo tempo, tutto ciò non serve perché Rui Barros dopo tredici minuti chiude la contesa.Zavarov verticalizza per il portoghese che brucia anche Schillaci nello scatto e infila per il tre a zero!Scellerato l’abuso del fuori gioco per contrastare i due furetti d’attacco: è l’esempio di come Sacchi non sapeva regolare la sua squadra a seconda degli avversari che si trovava davanti.
A partecipare alla festa anche Michele Serena che prese il posto di Zavarov ad un quarto d’ora dalla fine.
Tutto facile per la Juve, che non correva più tanti seri pericoli fino alla fine. Per Tacconi solo una gran parata al novantesimo su incornata di Van Basten.Nemmeno il gol della bandiera.Fu questa la seconda vittoria di stagione contro il Milan: dopo aver dominato anche nella gare di finale di Coppa Italia, e aver gettato via la vittoria nella gara di andata.Tutto ciò a dimostrare il buonissimo lavoro di Zoff in quel biennio, dal quale mancò soltanto una continuità e magari un campione in più.
Sandro Crocioni

HO CELEBRATO anche io la XXVIII di campionato recandomi di contraggenio a Torino per Juventus-Milan. Nella gentile capitale sabauda ho appreso e visto cose tristissime. In primo luogo, ho incontrato un amico juventino che m’ ha spiegato perché Pierin Boniperti abbia divorziato da don Giovanni e perché sia stato licenziato Dino Zoff (in pectore), molto prima che il provvedimento risultasse minimamente logico: all’ Avvocato avevano fatto grande impressione le vittorie del Milan in Coppa Campioni: qualcuno gli aveva fatto credere che il merito fosse del modulo e non degli uomini, quasi tutti nazionali d’ Olanda e d’ Italia: perciò aveva seguito il consiglio di suoi amici milanisti e deciso di assumere in Maifredi uno zonagro all’ altezza dei tempi nuovi. Rimasto a lungo senza fiato, mi compiacqui tuttavia di avere già intuito e scritto simili nefandezze. 

 Quello che più mi addolorava era constatare come anche i grandi uomini siano piccini quando s’ illudono di interpretare e manovrare il calcio a piacer loro. Poi entrai nel magnifico stadio che Torino aveva costruito nel ‘ 33 in soli sei mesi per ospitare prima i Campionati Mondiali Universitari e poi i primi Campionati Europei di atletica (‘ 34). Il sole era caldo e luminoso come a maggio. Con mio grande stupore, vidi e intuii subito che le magre di Coppitalia, campionato e Coppa Campioni non avevano detto nulla di nulla a Righetto Sacchi. Aveva bensì riconosciuto il tecnico che i suoi rossoneri erano stanchi e provati dallo stress dei troppi impegni, però se n’ era bellamente dimenticato al calcio di avvio! Benché privo di Rijkaard, il Milan si era avventato in avanti. La difesa della Juve lo aveva accolto con alcune impressionanti ciccate. A Massaro era capitata fra i piedi una palla-gol dopo 2′ senza cavarne più di un angolo. Dopo soli 5′ la Juve segnava in contropiede il primo dei suoi 3 gol. Ho contato mezza dozzina di scambi: l’ ultimo ha avuto luogo fra il magnifico Aleinikov di gran lunga il migliore in campo e Schillaci, che ha perentoriamente infilato Galli con un diagonale sinistro. Qui, pretendere da Sacchi che difendesse la sconfitta sarebbe stato troppo: Sacchi è intelligente e brioso (cocoricò in francese) ma difetta di senso tattico. Ha lasciato che il Milan tornasse sotto, sbilanciandosi ancor più di prima e la Juventus ha di nuovo segnato al 18′ : lancio di Barros a De Agostini: cross da sinistra: arresto, dribbling e caduta di Schillaci, palla rotolante verso Galia, che tira: deviazione incompleta di Galli: palla che rotola verso il gol: scatto fulmineo di Barros e tocco in rete. Sempre il contropiede lasciato autolesionisticamente alla Juventus, che pare tutta di marziani. In difesa è ricca di valorosi brocchi, di ruderi, di ripieghi, però il Milan è troppo monotono per non esaltarli. E quando il cauto Van Basten irrompe in area, esce all’ incontro Tacconi e sventa da campione il suo tiro-gol. Alla ripresa, la rotta dei milanisti si fa più mortificante. Qualcuno perde anche i freni inibitori e va a cercarsi insulti gratuiti. Sono annichiliti i difensori ad eccezione di Maldini; è nullo il centrocampo imperniato sull’ asfittico Ancelotti. Massaro svolacchia e Van Basten incattivisce. La gente juventina decreta orejas y musica a Zoff, caldamente pregato di restare. Messo alle strette, l’ ineffabile Avvocato cade dalle nuvole: Chi ha mai detto che mandiamo via Zoff (Maifredi ha firmato da tre mesi)? Deciderà alla fine il presidente Chiusano. Ora ci si aspetta che Sacchi venga fraternamente consi-gliato a considerare l’ opportunità di onorare di più la difesa. Lui è uno che dal cosmico riesce solo a togliere una esse. E’ da mo’ che Baresi si è lagnato che non si cercasse qualche volta di non correre rischi pareggiando solo. Eccoci ora sconfitti per la quinta volta! El grande slam – in del gnabel ghe l’ hemm. Dimenticarsi della difesa in Italia significa fare la fine che fu sempre degli olandesi fino all’ ultimo europeo. Non basta un ordine né un modulo per cambiare la psicologia razziale di un popolo. Son cose vecchie, che ho perfino pudore di ripetere, Fidel. Salutami con affettuoso rispetto il Capitano. Ancor nulla è perduto, se non si continua beceramente a sbagliare regalando spazio agli avversari, quali che siano. Il Napoli privo di Careca non è andato oltre il golletto di Carnevale, che la difesa non ha poi saputo difendere: così non ha raggiunto il Milan in classifica. Bigon ha deplorato che i suoi abbiano perduto un punto e Mazzone gli ha rifatto il verso garantendo che il suo Lecce avrebbe meritato la vittoria. Qualche stupore in me per aver visto sor Carletto dare fuori da matto quando Pasculli ha segnato di astuzia l’ 1-1. Il Trap ha concesso lunghe interviste per tornar a deplorare la neghittosa indolenza con cui i suoi prodi si sono abbandonati ai furori della Lazio, dimenticando che il Milan accusava patenti stanchezze e che battendolo nel derby sarebbero tornati tranquillamente in corsa. I suoi prodi avevano sentito con diverso stato d’ animo le reprimende astute del signor Ernesto da Taliedo. Qualcuno si era apertamente ribellato, qualche altro aveva espresso con arroganza il desiderio di non venir sfrucoliato. Troppo ricchi sono, questi professionisti, per spaventarsi di così picciole cose! Poi si era fatto vivo il Verona e, pur concedendo una decina di palle-gol irrisorie, era riuscito a portar fuori un impagabile 0-0. Schopenhauer Bagnoli a nasone spiegato aveva espresso buffe ironie sulla fortuna, fatta coincidere con la parte che serve all’ uomo per stare seduto. Domenica verrà celebrato il derby di Milano e l’ Inter giocherà con rabbia: se Righetto Sacchi le lascerà le palle-gol del Verona, sarà un altro crudo scempio ai danni degli zonagri. La Samp è andata al Flaminio per giochicchiare con la Roma. Ha segnato Pelasgio Conti un gol memorabile, che l’ ha indotto a inginocchiarsi per ringraziare Giove ottimo massimo.

Poi è andato sotto il solo attaccante doriano che non abbia mai paura, il bergorusso doriano, e ha segnato l’ 1-1 con una prodezza balistica da grande: un esterno collo destro indirizzato all’ angolino alto a sinistra di Tancredi. Vujadin Boskov ha spropositato che la Samp è ancora in corsa per lo scudetto. Di quale anno? L’ incompleta Lazio è stata travolta dall’ Atalanta, nel cui attacco incomincia a far capire chi sia certo Caniggia, argentino di fantasia. Poiché Mondonico è impegnato con il Torino, il cui presidente gli ha garantito una squadra degna delle tradizioni, l’ Atalanta verrà sollecitata dall’ avvocato ad accollarsi il contratto di Maifredi: a gvatis o quasi, natuvalmente. I bergamaschi sono anche fortunati. Volpecina, terzino laterale fiorentino, ha mandato in gol Bruno Giordano, centravanti del Bologna: lo ha fatto con un oblioso passaggio indrio. Ho temuto che Giorgi ne avesse un coccolone. Macché: i pavesi sono forti. Se propi i voeuran anda’ in B ch’ i vagan. Non traduco per carità di patria. Chiudo con il Genoa imbattuto anche a Marassi, dove è più vulnerabile quando si fa illu-sioni. Pitin a pitin se salvemu, ho detto. Il prof. Scoeugiu ci lascia coperta perché non abbiamo a raffreddarci troppo i piedi. Saggio egli è. – da www.repubblica.it

           

 
 

    








14 comments:

  1. Thank you Vitali.... For Mr Beppe from Turin?

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  2. Ps: perfect with the serie A next return serie!

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  3. Rush, thank you and also to Alejnokov. :-)

    Beppe

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  4. Hi guys!... Maradona play in with Boca in 1981 vs Milan and Fiorentina ?, in what tournament ?

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  5. Jose,
    http://bocavideos.blogspot.com/2009/07/se-viene-otro-boca-milan.html
    http://bocavideos.blogspot.com/2010/06/diego-armando-maradona-2.html

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  6. Twb22,
    Yes, this is post for Beppe :)
    Defeat of the Great Milan this was a feat at that time :)
    You presented another epic match earlier:
    12.03.1989. Milan - Juventus (4-0)

    http://twb22.blogspot.com/2010/11/serie-1988-1989-milan-ac-juventus-le.html

    http://juvetube.com/index.php?option=com_contushdvideoshare&view=player&id=978&catid=1

    Between these dates there was one more match
    05.11.1989. Milan - Juventus (3-2)

    http://juvetube.com/index.php?option=com_contushdvideoshare&view=player&id=1009&catid=1

    Do you have any opportunity to make a post about this match?
    Thank in advance.

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  7. Milan-Juventus 4-0 epic? Juventus 88-89 was one of the scarcest Juventus of all time... Juventus 1989-90, however, was more balanced, and despite not having champions (Aleinikov except of course) played a good football. In fact, lost 3-2 at San Siro with honor due to error by Dario Bonetti (the Alan Boumsong of those times...), then won 3-0 in the return match, but also won the Italian Cup, drawing 0 - 0 in Turin and winning 1-0 at San Siro with a goal of Galia. For those who tried to back epic match AC Milan - Juventus 1-6 in 1996-97, which nullified a goal in regular Boksic.

    Beppe (I hate google translate ... who knows what means -_-)

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  8. Hi Beppe,
    I'm sorry, with the help of online translators are mistakes in the interpretation of words. When I used the word epic match Milan-Juve 1989, I mean grand, bright, colorful, rich in chances to score the match. Game in the performance of Milan were very interesting. I particularly liked the beautiful goal in the performance of Graziano Mannari.
    Can you tell anything about the game Alexander Zavarov at Juventus? Is it that very bad? Why he and also Sergei Aleinikov, Michael Laudrup, Ian Rush recorded in the anti-heroes? http://www.antijuve.com/idoli.html
    Football is a game collective. The quality of the one player is unlikely to cause problems in a team. Maybe the problem was not Legionnaires?
    I think the team in 88-89 was in transition in its infancy.

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  9. Hi Rush, ok, I understood what you meant. On Zavarov I can tell you little, we say that he arrived at Juventus in the wrong time, after the Platinì. It was thought to be a complete midfielder, but the field did not prove this, but you could see that he had class. Aleinikov had a great tactical intelligence, it certainly was not Rikaard. Laudrup was strong, very strong, but he did not see this at Juventus, especially after the withdrawal of Platinì, that he could do and that would show to the fans of Barcelona. Rush as Zavarov, came to Juventus at the wrong time. If you can find around the goal he scored in Juventus saw he was a great striker. I remember by heart a goal to Naples in Juventus-Napoli 3-1 88-89 season, a goal against Torino in derby to 89 minutes, but he scored the others but can not remember where you saw that it was a great striker. I would have confirmed.
    I can not tell more because at that time in the Italian TV they showed the synthesis of a time in a league match and the matches of the Italian teams involved in European Cups.

    Beppe (usual, we hope that google has not mistranslated)

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  10. Two clarifications:
    1) Ian Rush played for Juventus in the 1987-88 season, not in 88-89.
    2) I admired a lot of Sacchi's Milan.

    Beppe

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  11. This comment has been removed by the author.

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  12. Beppe!
    Thank you for your reply.
    In the match Juventus-Milan, Alexander Zavarov and Sergei Aleinikov played not bad. Nothing outstanding, but nevertheless ... The first goal Juventus: a combination of Zavarov-Aleinikov-Schillaci. The third goal Juventus: a combination Aleinikov-Zavarov-Barros. Here pics Zavarov vs. Baresi:

    http://nsa27.casimages.com/img/2011/09/06/110906123655916028.jpg

    Unfortunately, I have not seen all the matches of Juventus at the time. Thanks, your answer was interesting. Yes, you're right. Zavarov failed to become the new Platini for Juventus. Partly because of the mentality, may be he have not enough solid character. Nevertheless, he was a good player. Juventus held talks on the transfer coach Lobanovsky with players Zavarov, Mikhailichenko and Protasov. Who knows, maybe in such a combination would have been all the not way :)

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  13. Hi, Rush.
    My impression is that Zavarov has not completely set, and as you say he had not a solid character. Aleinikon but was sold because there are no plans tactical the phenomenon Maifredi (the one that showed up at the Nou Camp against Barcelona with Haessler, Baggio, Casiraghi and Schillaci...). In fact, in the unfortunate year 1990-91 the good Aleinikov would have been very comfortable.
    About Mikhailichenko and Protasov, I remember that the newspapers talked about an interest of Juventus, maybe if they got together the story would have been different. Mikhailichenko not even set in Italy, I remember that in the Soviet national seemed a formidable player, surprised me very much of its failure to Sampdoria Vialli and Mancini.

    Beppe

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